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L'Italia del Vino: San Cipriano Picentino e il Montevetrano
In questa seconda puntata della nostra rubrica vi parleremo del territorio che da origine al Montevetrano, della sua storia, delle persone che lo producono e delle caratteristiche di vino e vigneti.
Data 19/05/2023
L'Italia del Vino: San Cipriano Picentino e il Montevetrano
San Cipriano Picentino
 
Il comune di San Cipriano Picentino è noto per aver ospitato due celebri intellettuali italiani: il poeta Jacopo Sannazaro ed il filosofo Benedetto Croce. Il primo visse circa venti anni nel comune picentino, il secondo dimorò nel palazzo Petroni.
Il territorio comunale si estende alle pendici della collina di Montevetrano, alla cui sommità, si ergono i ruderi dell’antico castello (di epoca romana, edificato a scopo militare), presidio di osservazione di tutta la valle del Picentino.
Qui si estende il vigneto che è famoso nel mondo, da cui si produce il superlativo: vino Montevetrano, che, come dichiarato dalla stessa produttrice, Silvia Imparato è “nato dall’entusiasmo di poter sperimentare con un gruppo di amici la passione condivisa per il vino”. Oggi, il vino Montevetrano è, in piccole quantità, su tutti i mercati e nelle carte dei vini di tutti i ristoranti stellati.
Il patrimonio monumentale del Comune è costituito dalle chiese: chiesa di S. Andrea (documentata sin dal 1309); Sant’Eustacchio, databile tra l’XI E XII secolo, parrocchia già nel 1563.
Ogni anno, in ottobre, si tiene la rinomata sagra della castagna, durante la quale si svolge l’inconsueto Palio del ciuccio, che vede protagonisti gli asini, montati dai fantini delle diverse contrade del paese.
Lungo la strada che porta nella piazza centrale della Città, si costeggia il parco della Madonna del Carmelo, luogo di incontro non solo dei giovani del posto, ma di tanti abitanti di Salerno che, per trascorrere una giornata all’insegna del “vivere all’aria aperta”, si recano sul posto.
 
Morfologia del territorio
 
La Comunità Montana “Monti Picentini” è contraddistinta da un’eterogeneità di paesaggi, caratterizzati da aspetti specifici ed unici come la morfologia, la vegetazione e gli insediamenti: a sistemi montani più impervi si alternano valli e pianure in cui scorrono gli affluenti dei principali fiumi: (Sele, Ofanto, Calore, Sabato, Picentino, Tusciano e Solofrana); il vario sistema orografico, incrociato con una particolare orografia che varia da qualche centinaio di metri dal l.d.m. a circa 1.700 m. sul l.d.m. determina, inoltre, una singolare distribuzione della vegetazione.
Di grande importanza è la presenza di un sensibile numero di grotte di origine carsica dal grande valore naturalistico e speleologico, quali, la Grotta del Salvatore a Giffoni Valle Piana, la Grotta di San Michele ad Olevano Sul Tusciano, e la Grotta del Monte Stella a San Mango Piemonte, le quali, durante il fenomeno del brigantaggio post-unitario, ospitarono i briganti della zona.
 
La storia del Montevetrano
 
Un'amicizia di metà anni '80 tra un gruppo di appassionati di vino con la voglia di sperimentare. Era il 1983 e tra loro c'erano Silvia Imparato e  Riccardo Cotarella.
Sei anni dopo le prime bottiglie di Cabernet Sauvignon al 90% e Aglianico al 10%, la prima annata di un vino che avrà lo stesso nome del castello:
Montevetrano. Un successo straordinario, che continua ancora oggi.
Dopo 20 anni, per festeggiare la prima annata di Montevetrano, nasce Core, un nuovo vino rosso di Aglianico al 100% a cui nel 2015 si affianca Core bianco, un blend di Fiano e Greco.
Oggi Montevetrano è una tenuta di 26 ettari, di cui circa 5 a vigneto, nel Parco Regionale dei Monti Picentini, nel Sud dell’Italia. Le vigne sono a San Cipriano Picentino, in un’antica proprietà dei Borboni a 100 metri sul livello del mare, sul crinale di una collina tra querce, castagni, noccioleti, agrumi ed ulivi, all’ombra di un antico castello medievale.
I confini sono segnati da cespugli di more e rose antiche che introducono ai filari nello spazio della “vigna del cavallo”, all’altezza della casa padronale della fine del ‘700.
 
Quando tutto inizia
 
Silvia e Riccardo volevano creare un vino da invecchiamento di altissima qualità. E così è stato.
Il Montevetrano è un vino rosso a Indicazione Geografica Tipica Colli di Salerno ottenuto da Cabernet Sauvignon, Aglianico, Merlot.
Nasce e si produce a pochi chilometri da Salerno, nell’azienda agricola Montevetrano di Silvia Imparato, nel comune di San Cipriano Picentino. La prima annata prodotta è del 1991 mentre la prima annata commercializzata è stata il 1993. Montevetrano è vinificato con uve di proprietà, ed imbottigliato nella tenuta, garanzia del controllo totale di tutto il ciclo produttivo. Dallo stile riconoscibilissimo, è un vino caratterizzato dalla complessità, come il territorio in cui nasce, come i profumi e i colori della sua terra.
Colore intenso, vino di forte persistenza, elegante, si giova delle benefiche influenze del mare e di un clima mite, protetto nei suoi vigneti dalla corona dei Monti Picentini. Il Montevetrano, anche grazie ad una lavorazione attenta e rispettosa, continua a maturare in bottiglia per quindici, venti anni. Dalle degustazioni dell’archivio, le previsioni e i giudizi degli esperti sulle varie annate si può garantire grande longevità.
 
Le persone
 
All’inizio era un blend di pochi amici. Ma come tutti i vini anche le amicizie maturano, si evolvono, si affinano. Oggi il gruppo è cambiato, cresciuto, ed è composto da:
Silvia, proprietaria, “il capo”.
Riccardo Cotarella, amico di un tempo, ormai “prestigiosissimo” enologo.
Mimì, Domenico La Rocca, vignaiolo-cantiniere nato a Montevetrano.
Patrizia Marziale, preziosa e storica presenza nella direzione di Montevetrano.
Monica Martino, assistente di fiducia, essenziale riferimento nella segreteria.
Si è aggiunta definitivamente al gruppo Gaia, figlia di Silvia, da sempre vicina a Montevetrano con il design delle etichette e dell’immagine dell’azienda, oggi responsabile della linea Core.
 
I vigneti e il vino
 
Vigneti: Su una giacitura collinare i nostri vigneti si estendono complessivamente per circa 5 ettari. La produzione per ettaro è di 6.000 Kg per Ha. con una densità media dei ceppi di 4000 per ettaro. Le viti sono allevate in parte con Cordone Speronato, in parte Guyot. Il terreno argilloso è di medio impasto, ricco di scheletro.
Uve: 60% Cabernet Sauvignon, 30% Aglianico, 10% Merlot, interamente di proprietà.
Vinificazione: Circa 20 giorni in acciaio inox con lunga macerazione della buccia, previo salasso del 15%.
Affinamento: Dopo circa 12 mesi, in barriques da 225 lt. in rovere di Nevers, Allier e Tronçais. Il nostro vino Montevetrano riposa in bottiglia minimo 6 mesi.
Invecchiamento Previsto: 20 anni e più.