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L'Italia del Vino: scopri la Valpolicella
In questo primo articolo della rubrica "L'Italia del vino" vi accompagneremo in un viaggio attraverso la Valpolicella.
Data 12/04/2023
L'Italia del Vino: scopri la Valpolicella Dov'è la Valpolicella?
La Valpolicella è costituita dalle colline e dalle valli a nord della città di Verona.
Si estende dalla valle del fiume Adige sul suo lato ovest fino ai territori vulcanici della zona di produzione del Soave ad est. La Valpolicella è una zona a denominazione di origine controllata (DOC - DOCG). Significa che stando alla legge di tutela, solo i vini prodotti entro confini stabiliti, secondo un rigoroso disciplinare di produzione, possono riportare in etichetta il nome Valpolicella.
Le Sotto-zone del Valpolicella
Valpolicella Classica: la zona più antica, dove è nata la denominazione. In Valpolicella Classica si trovano alcune delle cantine più storiche.
Secondo la tradizione il nome deriverebbe dal latino Vallis poli cellae, ossia valle dalle molte cantine, a riprova dell'antichissima vocazione vitivinicola che risale a prima dell'epoca romana.
Valpolicella Valpantena: la prima valle a est della città di Verona, conosciuta sin dall'antichità per la sua fertilità. Il nome Valpantena deriverebbe dal latino Pantheon: cioé la valle di tutti gli dei.
Valpolicella Estesa/Orientale: la zona più a est della Valpolicella, costituita dalle Val Squaranto, Valle di Mezzane, Val d'Illasi, Val Tramigna. Al suo interno si trovano alcune delle cantine più nuove e innovative.


I quattro vini della Valpolicella
Valpolicella è la denominazione di 4 tipologie di vino. Anche se sono molto diversi tra loro per struttura, contenuto di alcol, potenziale di invecchiamento, prezzo, in quanto prodotti con lo stesso uvaggio hanno caratteristiche simili.
1. VALPOLICELLA Il vino più semplice e leggero. Viene prodotto con uve fresche, pigiate e fermentate subito dopo la vendemmia e imbottigliato poco dopo. Ha una gradazione alcolica compresa tra i 12-13 gradi e va bevuto entro 4-5 anni dall'imbottigliamento.
Il Valpolicella normalmente non è costoso, ed è il classico vino da pasto, ideale per coloro a cui piace accompagnare il pranzo e la cena con un buon bicchiere, piacevole ma senza troppe pretese. In molte osterie di Verona è servito come vino della casa.
Leggermente freddo può andar bene come aperitivo, per accompagnare stuzzichini, salumi, formaggi freschi e anche qualche piatto di pesce grasso e saporito.
A temperatura ambiente è molto versatile con paste dai sughi non eccessivamente elaborati, risotti, carni bianche. Da provare con la pizza.
2. VALPOLICELLA SUPERIORE Si ottiene da una migliore selezione delle uve. Dopo la fermentazione matura per almeno un anno in botti di legno. Ha una gradazione alcolica di 13-14 gradi e deve essere bevuto entro una decina d'anni.
2.1. RIPASSO Con la speciale tecnica del Ripasso il vino Valpolicella Superiore subisce una seconda breve fermentazione insieme alle bucce delle uve utilizzate per l'Amarone. Simile al Valpolicella Superiore ma con alcune delle caratteristiche gusto-olfattive dell'Amarone. Vino sempre più apprezzato per il suo rapporto qualità-prezzo.
3. AMARONE Dopo la vendemmia le uve migliori vengono lasciate ad appassire in appositi locali per un massimo di tre mesi, concentrando zuccheri e aromi. Il vino ottenuto da queste uve viene affinato in botti di legno per almeno due anni. La gradazione alcolica è di 16-17 gradi e oltre. È un vino corposo ma elegante che può invecchiare per decenni nella vostra cantina. Classificato tra i più importanti vini italiani.
4. RECIOTO Come l'Amarone è fatto con uva che ha subito un processo di appassimento, ma per mezzo di una fermentazione più corta ha un più alto contenuto di zuccheri. È un vino dolce ma raffinato, perfetto per accompagnare dessert, soprattutto a base di cioccolato, e formaggi.

Le Uve
Tutti i vini a denominazione devono essere obbligatoriamente fatti con un blend di 3 uve autoctone: Corvina, Corvinone e Rondinella.
 45-95% Corvina e Corvinone.
La struttura di tutti i vini della Valpolicella, compreso l'Amarone, è data dalle varietà Corvina, che per la maggior parte dei produttori si aggira attorno al 60-70% dell'uvaggio.
Questo tipo di uva è molto antica e coltivata solo nel territorio veronese. Caratterizzata da acini ovali. Il Corvinone ha acini più grandi della Corvina.
Conferisce al vino sentori tipici di ciliegia e tannini morbidi e setosi.
5%-55% Rondinella.
Nella maggior parte degli uvaggi si attesta attorno al 20-30%. Anche questa varietà è coltivata solo in territorio veronese. Ha un alto contenuto zuccherino, acini tondi e grappolo spargolo.
Altri Vitigni
Ogni viticoltore, oltre alla Corvina e alla Rondinella può aggiungere una percentuale non superiore al 15% di altri vitigni, con un massimo del 5% per ogni vitigno scelto da un elenco di uve ammesse alla coltivazione in Valpolicella. Tra i tanti vitigni autoctoni della Valpolicella ci sono: Negrara, Pelara, Forsellina, Spigamonti, Rossignola, ecc.
Fino all'annata 2010 era obbligatorio per gli enologi della Valpolicella utilizzare almeno il 10% di Molinara, e molti produttori la utilizzano ancora oggi. È un'uva caratterizzata da acini grandi, di colore chiaro, che conferisce freschezza e acidità al vino.
Dal quando è diventata facoltativa molti enologi l'hanno sostituita con l'Oseleta. A causa della scarsa produttività quest'uva era stata quasi abbandonata in passato ma sta ora diventando molto popolare tra i viticoltori perché conferisce ai vini colore intenso, importante struttura tannica e note speziate.

La Degustazione
Anche se il gusto e gli aromi variano molto a seconda del tipo di Valpolicella, ci sono comunque alcune caratteristiche specifiche che si possono trovare in tutti i vini prodotti con il tipico blend.
Gli stili dei vini della Valpolicella sono molto diversi per struttura, gradazione alcolica, potenziale di invecchiamento e prezzo. Tuttavia, poiché l'uvaggio è uguale per tutti, anche in questa grande diversità si può trovare una certa continuità sensoriale.
Le note di degustazione dei vini della Valpolicella sono caratterizzate da frutti rossi e frutti di bosco con una chiara distintività di ciliegia e marasca.
Poi ci sono note speziate come la cannella, chiodi di garofano, pepe verde, e note floreali con la violetta e la rosa.
In generale, le note floreali e fruttate prevarranno nei vini più giovani. Nei vini più maturi la frutta evolverà verso sentori di confettura e marmellata, aumenteranno alcune note speziate e si aggiungeranno aromi terziari da invecchiamento in legno (vaniglia e tabacco) ed evoluzione (cuoio, resina, solvente, ecc.).

I Sapori della Valpolicella
Otto piatti da provare
1. Soppressa Veneta
Salame tipico veneto, grosso e morbido, con tanto aglio secondo la ricetta tradizionale.
2. Fasoi imbogoné
Fagioli rossi, stufati e insaporiti con rosmarino. Sono spesso serviti con le tagliatelle.
3. Gnocchi sbatui
Tipico piatto di montagna che consiste in gnocchi di forme irregolari serviti con burro e ricotta affumicata.
4. Tagliatelle in brodo coi fegatini
Sottili tagliatelle in brodo di fegatini di pollo. Gustosissimo e sapido.
5. Tagliatelle col tartufo della Lessinia
Tagliatelle servite con abbondante burro fuso, formaggio e tartufo nero estivo proveniente dalle montagne a nord della Valpolicella.
6. Risotto all'Amarone
Riso di varietà Vialone Nano, mantecato assieme all'Amarone e con eventuale aggiunta di zucca o radicchio e formaggio Monte Veronese.
7. Guancette brasate
Guancette di manzo o maiale, brasate a lungo in un intingolo di Amarone. Morbidissime e gustose.
8. Formaggio Monte Veronese
Il tipico formaggio dei monti veronesi prodotto con latte di mucche al pascolo. Ottimo sia fresco che di media o lunga stagionatura. Uno dei migliori formaggi d'Italia.